Passa ai contenuti principali

Ecce Bombo..anzi ecce Fiorentina


La ripresa è lenta e il tempo è poco. Per fortuna Corto mi giunge in aiuto con questo pezzo. Il blog si muove.





Diverse volte ho sentito ripetere la frase "secondo le leggi della fisica il bombo non può volare, ma non lo sa e quindi vola lo stesso".  La frase attribuita anche a Einstein è falsa: la fisica dice che il volo del bombo non contraddice leggi della fisica: forse - si legge nel web - la frase fu pronunciata (non da Einstein) ma da alcuni scienzati sulla base di conoscenze incomplete dei primi anni del '900.

La storia del Bombo mi ricorda quella della Fiorentina di queste settimane: proprietà in più che rigido autofinanziamento, direttore sportivo (Pradè) più commerciale  che tecnico, rosa sconclusionata, giocatori (Jorko su tutti) che faticano o che si rompono (Nico), allenatore cocciuto e rigido. Secondo le leggi del calcio la Fiorentina non dovrebbe essere lì in vetta. Eppure ci sta. E allora dobbiamo ammettere che la nostra comprensione del calcio è incompleta e che siamo destinati alla sorpresa. Non vale l'obiezione che alcuni abbiano avuto fiducia: la fede, la speranza, la scaramanzia non contano. Forse fa eccezione  solo il padrone  di casa (mi sembra si chiami Foco) ma, per quanto autorevole,  non può, da solo, "fare statistica": dovremo aspettare il progredire della scienza calcistica per avere una spiegazione.


PS Usual disclaimers apply: the opinions are my own and do not necessarily represent those of the blogmaster

Commenti

Post popolari in questo blog

Omino bianco

  Il mal d’Africa è una cosa che fino a due settimane fa io consideravo una cazzata inventata da qualche turista per giustificare il viaggio appena fatto. Avevo una marea di timori e pregiudizi che non mi permettevano di concepire come fosse possibile avere nostalgia dell’epicentro del terzo mondo. E invece scopro sulla mia pelle che di questo, come di tante altre cose, non sapevo proprio un cazzo. L’Africa ti entra dentro. È incredibile come un posto così sporco, così lontano dal nostro concetto di pulizia, riesca a ripulirti così a fondo. Kaolack è una città che non ha niente di turistico. L’intero agglomerato urbano è un’insieme di macerie, case storte che tentano di ergersi, sabbia, monnezza sparsa e scheletri di vecchie auto depredate di qualsiasi parte minimamente funzionante. Per le strade caotiche e dissestate si sviluppa una specie di vorticoso ballo a 70 all’ora in cui esseri umani, automobili, motorini,  animali e carri a trazione asinina si sfiorano incessantemente...

As time goes by

 Ricevo da Luca e pubblico. L'ho già raccontato anni fa da Pollock, ma mi ripeterò, un po' perché ci sono storie che meritano essere raccontate più volte, un po' perché temo disqus esiga un nuovo editoriale. Credo di essere uno dei pochi tifosi in grado di indicare con esattezza il giorno esatto in cui ha iniziato a tifare Fiorentina.   15 maggio 1977, Fiorentina 3 Inter 0, tripletta leggendaria di Desolati. È il giorno in cui la malattia ereditaria per parte materna si slatentizzò vedendo l'entusiasmo e la gioia dei miei nonni,  senese lui, poliziana lei, grandissimi tifosi della Fiorentina, emblema di una toscanità di cui furono orgogliosi per tutta la vita. Quella domenica mi trasmisero quell'amore per la Fiorentina che poi è arrivato anche a mio figlio, in un contesto assai più difficile, visto che io abitavo a Latina e lui a Roma. Mio figlio grande tifoso, che da poco - nonostante le nostre reticenze - si è fatto tatuare un giglio e un 1926 sul braccio.  La...

Greetings from Gramolazzo

  Dal vostro inviato in Garfagnana. Sono molto incuriosito da questo inizio di mercato Viola. Non sono mai stato un amante di Pioli, si sa, durante la sua prima esperienza da allenatore della Fioritura l’ho criticato spessissimo. Anzi, per me è stato una vera e propria zavorra per la squadra. Il motivo, per chi si vuole ricordare o per quelli a cui non fregava giustamente un cazzo delle mie impressioni, è che in quegli anni in viola ha dimostrato una mancanza di coraggio per me nociva. Parlo di principi di gioco, di atteggiamento di squadra, di intenzioni sul come affrontare le partite. Cose che cozzavano con le formazioni che mandava in campo, sulla carta anche parecchio offensive. La Fiorentina di Pioli era una squadra che avrebbe voluto ma che poi alla fine aveva troppo timore di fare. Poi, però, sul bordo del suo ennesimo esonero (al Milan), qualcosa è cambiata nel suo modo di vedere la propria squadra in campo. Il Milan ha trovato equilibrio tra formazione e principi di gioco ...