Potrebbe piovere. Si, (a)Igor, potrebbe piovere. Ma se sei un tifoso della Fiorentina sai che più che il condizionale è d’obbligo il futuro.
Abbiamo ufficialmente sorpassato la linea che separa l’incredibile dalla routine. I motivi per cui la Fiorentina è ormai sinonimo di bordello sinceramente mi sfuggono. O, meglio, potrebbero essere talmente tanti da risultare impossibile isolarne qualcuno più importante degli altri. Posso solo concentrarmi su quelli che più mi risultano indigesti, che più mi fanno incazzare. Tra questi, nella mia personalissima hit parade, il primo posto va a quello che troppo genericamente viene chiamato “l’ambiente “.Piu specificatamente quella parte dell’eco sistema che bazzica attorno alla Viola che ci mangia col suo bazzico. Volendo essere ancora più precisi, la cosiddetta “Stampa”. Un cazzo di carrozzone di gente senza nessun cazzo di titolo che autorizzi a sproloquiare sul calcio. Un manipolino di esperti del nulla che erige pulpiti dai quali urla tutto e il contrario di tutto a cadenza quotidiana. Spesso con il solo fine di alimentare il proprio ego e la propria appartenenza fraudolenta nell’Olimpo immaginario di chi ne sa. Mi fa vomitare la levata di scudi contro Palladino, in realtà vecchia di almeno quattro mesi, che riempie i siti apparentemente viola. Non è vero che Palladino non sia mai piaciuto, dopo le prime partite e i primi latrati riguardanti esoneri, il filotto di vittorie aveva trasformato i critici in groupies bagnate fino ai calzettoni. Ed è questo che mi fa ancora più schifo. È successo con tutti, ogni allenatore ha subito queste “opinioni”. Buon penultimo Italiano, accusato di non avere fase difensiva, di essere un perdente e di voler troppo ricercare l’identità a scapito del buon senso. Infatti l’arrivo di Palladino fu salutato come provvidenziale, finalmente un allenatore pragmatico che avrebbe fatto dimenticare quel cazzo di possesso palla inutile. Bene, Palladino è stato accusato da quelle stesse persone che si spugnettavano col pragmatismo di non avere dato un’identità e di non aver dato un gioco dominante alla Fiorentina. Tutto e il suo contrario, ogni giorno, ogni campionato. Un frullatore che macina per prima cosa la Fiorentina, che avvelena il mondo fuori dal Park. Un mondo già schizofrenico di suo. Un corollario di una gigantesca sindrome di Paperino colorata di Viola che rappresenta un sassolino dentro una scarpa già scomoda.
Ovviamente Palladino non se n’è andato per la “stampa”, avrà avuto più di un motivo, ma la stampa fiorentina è quell’aroma diffusore caricato a diarrea che aiuta a rendere “l’ambiente “ un posto decisamente del cazzo.

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